CicloMercato 2025, nuova ipotesi: Tom Pidcock verso la Tudor grazie ai soldi della Red Bull
Nuovi scenari per Tom Pidcock. Il trasferimento dell’eclettico corridore britannico è diventato probabilmente il tema caldo del CicloMercato 2025 e non mancano le suggestioni. Se negli ultimi giorni l’ipotesi Q36.5 Pro Cycling aveva iniziato a prendere piede e sempre più corpo, arriva una nuova indiscrezione che potrebbe cambiare tutte le carte in tavola, non solo riguardo il due volte campione olimpico in MTB, ma anche riguardo le gerarchie tra le varie squadre. Secondo quanto riporta Het Laastse Nieuws, infatti, il classe 1999 potrebbe approdare alla Tudor Pro Cycling, affiancandosi così a Julian Alaphilippe e Marc Hirschi.
Una opzione che sarebbe possibile, riporta il noto quotidiano fiammingo, grazie ad una partnership con Red Bull. Non è chiaro se questa ipotesi sarebbe una vera e propria sponsorizzazione, il che rischierebbe di portare anche a problemi vista la ormai già avvenuta presenza in gruppo del marchio al fianco di Bora – hansgrohe (visto peraltro che l’azienda austriaca non è solo sponsor, ma proprietaria del team tedesco), oppure un altro tipo di accordo, ma si tratterebbe di una candidatura di grande peso. Il team di Fabian Cancellara, che ha già speso molto in questa sessione, andrebbe così a rafforzarsi ulteriormente, diventando probabilmente la squadra più forte e richiesta della seconda divisione, con una rosa ampia e completa che potrebbe ottenere molti inviti, praticamente ovunque.
Per questo, se le indiscrezioni fossero confermate riguardo l’accordo tra il team elvetico e la nota azienda di bevande energetiche, diventerebbe una opzione di grande interesse per il giovane britannico, ormai in aperta rottura con la Ineos Grenadiers, ma che chiaramente ha bisogno anche di poter approdare in una squadra che possa dargli garanzie di un certo tipo, tecniche e sportive. Anche la possibilità di tornare a correre su una bici BMC, marchio con il quale ha vinto ai Giochi di Tokyo, potrebbe essere per lui una soluzione gradita, oltre che ovviamente la possibilità di avere un importante calendario anche su strada, cosa che la Q36.5 Pro Cycling rischia di non potergli garantire.
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